Per esfoliazione si intende un trattamento estetico che ha come obiettivo la rimozione delle cellule morte che può essere eseguito con metodi differenti. Fra questi, sicuramente l’utilizzo di uno scrub o di una spazzola esfoliante, ma anche esfolianti chimici come gli alfa-idrossiacidi (AHA) o i beta-idrossiacidi (BHA) o esfolianti fisici come la microdermoabrasione o il dermaplaning.
Tra i principali obiettivi della tecnica di esfoliazione vi sono: il miglioramento della struttura della pelle, la riduzione della comparsa di linee sottili e rughe e il rinnovamento delle cellule della pelle. Tuttavia, è importante procedere con delicatezza durante il trattamento per evitare di danneggiare la pelle e, quindi, è consigliabile scegliere il giusto tipo di esfoliante in base alla tipologia della pelle.
A cosa serve l’esfoliazione e come farla?
L’esfoliazione rientra tra gli step necessari per eseguire un’ottima skincare di primavera. Appena terminata la stagione invernale, la pelle risulta essere piuttosto tesa, poco levigata e, pertanto, le cellule hanno bisogno di un rinnovamento che può avvenire soltanto effettuando un trattamento specifico con l’esfoliante viso al fine di liberare i pori ostruiti e consentire l’assorbimento di creme o maschere e dei princìpi in esse contenuti. Oltre a eliminare lo strato superficiale della pelle, l’esfoliante garantisce una detersione molto più profonda capace di tirar via i residui di make-up accumulati nel tempo. Non solo, se effettuata correttamente, questo trattamento supporta la stimolazione del collagene, rallentando il processo di invecchiamento della pelle.
La nostra pelle è continuamente sottoposta a un ciclo vitale chiamato “turnover cellulare”, in seguito al quale le cellule si rinnovano a partire dal derma sino alla superficie; con l’avanzare dell’età questo processo subisce un rallentamento: è consigliabile sostenere la pelle durante questo periodo e stimolarla con prodotti ben precisi.
Gli esfolianti vanno applicati sulla pelle umida dopo la detersione o direttamente sostituendoli al detergente abituale, un paio di volte a settimana in caso di esfolianti meccanici (scrub e gommage), una volta ogni due settimane, o una volta a settimana, nel caso di esfolianti chimici. Attenzione! Dopo l’esfoliazione chimica è sempre bene proteggere la pelle con un prodotto di protezione solare SPF mai inferiore a 20.
Esfoliazione chimica
Nota come peeling, l’esfoliazione chimica è quella che prevede il rinnovamento epidermico e l’eliminazione delle cellule morte tramite gli acidi esfolianti, derivati di solito dalla frutta o da altre sostanze naturali. I più impiegati nei cosmetici domiciliari sono l’acido glicolico, l’acido mandelico, l’acido salicilico e l’acido lattico. Ognuno di questi acidi si occupa di rinnovare lo strato superficiale della pelle ed in particolare, vediamo insieme quale scegliere in base alle proprie esigenze:
– Acido glicolico: viene estratto dalla canna da zucchero per contrastare l’invecchiamento cutaneo, causa del grigiore sull’incarnato;
– Acido mandelico: viene estratto dalla mandorla ed è il più delicato fra tutti, infatti può essere utilizzato anche in estate per non essere fotosensibilizzante;
– Acido salicilico: viene estratto dalla corteccia di silice, si adatta alle pelli grasse per la sua capacità di levigare le imperfezioni come punti neri;
– Acido lattico: viene estratto dai batteri lattici e costituisce l’ingrediente principale per un ottimo cocktail esfoliante.
Esfoliazione meccanica
L’esfoliazione meccanica, così chiamata per il riferimento al gesto meccanico o più comunemente noto come scrub, viene applicata con un metodo di strofinamento sulla pelle al fine di agire sullo strato più superficiale. Si avvale di mezzi detti abrasivi, come creme con microgranuli, guanti, spazzole e più in generale anche altri tipi di accessori ruvidi, pur sempre dermatologicamente testati.
Il movimento dell’esfoliazione meccanica è rotatorio, parte dal basso e si dirige verso l’alto, dalla periferia del corpo verso il cuore: in questo modo viene riattivata la microcircolazione. Le pressioni non devono essere eccessive, altrimenti si rischiano irritazioni.
Subito dopo aver effettuato qualsiasi tipo di esfoliazione, e in particolar modo dopo quella di tipo meccanico, è di fondamentale importanza idratare la pelle perché lo strato idrolipidico avrà sicuramente necessità di essere sostenuto da creme o oli delicati. In questo modo viene potenziato il processo di rigenerazione innescato dallo scrub.
Come scegliere il tipo di esfoliazione?
Partendo dal presupposto che la pelle liberata dalle impurità è più ricettiva, è bene procedere con l’esfoliazione in tutti i periodi, ma soprattutto in prossimità della stagione primaverile, momento in cui si determina il passaggio dal freddo dell’inverno al caldo primaverile. Questo processo è utile a garantire un’abbronzatura omogenea, sebbene i luoghi comuni ci abbiano indotto a pensare che con l’esfoliazione il colorito tenda a scomparire. Questo perché il processo abbronzante penetra più in profondità di quanto crediamo e, pertanto, eliminando le cellule morte, l’incarnato dovrebbe al contrario ravvivarsi.
Ad ogni modo, è bene sapere che il nostro viso, ma anche il nostro corpo, necessita di esfoliazioni differenti a seconda della sensibilità e delle zone: sul viso è sempre consigliabile l’esfoliazione chimica con gommage, capace di un effetto rigenerante ma poco abrasivo; sul resto del corpo è preferibile optare per uno scrub intenso adatto a zone meno delicate.