Acquisti uno shampoo, lo usi fino a svuotarne il flacone e dopo quel periodo di utilizzo, più o meno intenso, ti rendi conto di avere in testa forfora e/o capelli grassi che prima non avevi. Sembra un paradosso, invece è proprio così. Perché succede? A quanto parte c’entrano delle sostanze di sintesi, MEA, TEA e DEA, contenute in moltissimi detergenti per capelli.
A cosa servono queste sostanze di sintesi? Sono utilizzate come schiumogeni, regolatori del ph e per emulsionare gli ingredienti presenti in un prodotto. Le controindicazioni date dall’utilizzo costante di prodotti che le contengono sono: irritazioni e sensibilizzazione cutanea, ma anche disidratazione o, al contrario, un eccesso di produzione di sebo. Insomma, in poco tempo si potrebbe creare della forfora. La Campagna for Safe Cosmetics, che esiste per rendere i prodotti di bellezza e per la cura personale più safe, avvisa sui rischi derivati dall’impiego di MEA, TEA e DEA ed elenca quali componenti relativi a questo gruppo di sostanze possono essere presenti nella lista ingredienti (INCI) di un comune detergente.
Gli elementi da ricercare ed evitare sono: Trietanolammina, Dietanolammina, DEA, TEA, Cocamide DEA, Cocamide MEA, DEA-cetil fosfato, DEA oleth-3 fosfato, Lauramide DEA, Linoleamide MEA, Myristamide DEA, Oleamide DEA, Stearamide MEA e TEA-lauril solfato. Tutte diciture indecifrabili e difficili anche solo da leggere, ma che contengono sempre una di queste tre sigle: MEA, TEA o DEA.
L’alternativa ecologica e naturale c’è sempre, basta cercarla. In commercio ci sono ottimi shampoo concepiti in modo sostenibile con ingredienti naturali e formulati con tensioattivi non inquinanti e rispettosi dell’equilibrio del cuoio capelluto, come indicato dalle certificazioni ecobio. E grazie al crescente interesse per il settore cosmetico green, i prezzi sono oggi sempre più abbordabili. Per avvicinarsi anche al virtuoso e auspicabile mondo zero waste si può optare per gli shampoo solidi, di grande tendenza negli ultimi anni, che sono venduti nel formato di un panetto in involucri di carta e senza flacone di plastica, dato che non contengono acqua. Si tratta di un’evoluzione intelligente e moderna della classica saponetta, tanto amata dai nonni per lavarsi i capelli. Quando il passato ritorna, ed è pure ecologico e cool.
Fortunatamente, ci sono molti prodotti che possono ravvivare i capelli che invecchiano, e non c’è bisogno di stupirsi se dopo questa hair routine la tua chioma risulterà al tatto e alla vista con un aspetto ancora migliore di quando le candeline sulla torta erano solo 25. Per pigrizia molti di noi siamo spesso tentati di evitare il balsamo, pensando che appesantisca i capelli. Invece no, il balsamo protegge gli strati della cuticola e può prevenire danni temporali. Noi di Capellistyle vi suggeriremo uno shampoo e un balsamo che lavorino insieme per aumentare il volume, la lucentezza e la morbidezza. Senza dimenticarci di oli e di maschere che daranno un booster alla tua chioma spenta.
Unghie rosso ciliegia primavera 2023