Inutile girarci intorno. Questa situazione difficile ci fa pensare a quanto sarà bello uscire di casa ancora, incontrarsi con gli amici a cena, andare a lavoro e soprattutto farci coccolare dai nostri parrucchieri di fiducia. Ora come ora un nuovo taglio, un nuovo colore o semplicemente una bella messa in piega ci aiuterebbero a sentirci meglio con noi stessi; ma per quanto ancora bisognerà aspettare? Sulle tempistiche della fine della quarantena ancora non se ne sa molto e probabilmente ogni Regione agirà in modo diverso, pur sempre rispettando le indicazioni governative. Ma siamo sicuri che una volta passato tutto questo tornerà esattamente com’era? Solo pochi giorni prima del decreto dell’11 marzo 2020, i saloni dei parrucchieri e gli estetisti avevano iniziato ad apportare qualche modifica alle loro attività. Cosa dobbiamo, quindi, aspettarci una volta che l’emergenza sanitaria sarà finalmente arginata?
CoronaVirus: i saloni dopo la pandemia
È molto probabile che estetisti e parrucchieri saranno gli ultimi a riaprire. Se fino a oggi recarci dal nostro hairstylist significava frivole chiacchiere, gossip e un momento di puro relax, per un po’ di tempo dovremo scordarci quanto fatto fino a ora. Anche una volta finita l’emergenza sanitaria, alcune restrizioni rimarranno in vigore. Si parla di meno clienti, dilazionati in più ore così da evitare possibili contagi proprio nel momento più delicato in assoluto.
Rossano Ferretti, ambasciatore mondiale Coty e Wella, sta già valutando come cambieranno i suoi 22 saloni in tutto il mondo: “Il concetto di salone pieno di persone è ormai del tutto superato; i miei negozi saranno considerati stanze private. Nei confronti delle norme igieniche sono stato sempre molto critico: le clienti devono poggiare la testa su un piano sterilizzato, esattamente come gli oggetti del mestiere (vedi pettini, spazzole e forbici, ndr.). Dopo questa esperienza sarà tutto molto più controllato”.
L’hairstylist apre anche una parentesi sulla delicatezza delle clienti stesse di recarsi in salone solamente per lavori di cui si necessitano realmente mani esperte: “Incoraggio da sempre le mie clienti a valorizzarsi anche a casa, da sole. Spiego a ognuna di loro come rendere i propri capelli perfetti, come quando escono dal salone del parrucchiere. Quando i negozi riapriranno mi auguro che continuino ad acconciare i loro capelli da sole e si recheranno in studio solamente per lavori di cui si necessitano le abilità di un professionista” .
Il concetto di salone quindi cambierà, inevitabilmente per un po’ di tempo fino a data da destinarsi. Si parla di almeno tre metri di distanza tra una cliente e l’altra. Stesso discorso per le estetiste che – se da una parte sono confortate dall’idea che una volta ripartiti ci sarà un boom di richieste fra cerette, massaggi e manicure – dall’altra sono preoccupate e alla ricerca di misure facili, ma necessarie da adottare affinché sia tutto in perfetta linea con le raccomandazioni governative.
Protocolli necessari
A fare capolino sempre più insistentemente è l’idea che – almeno per un po’ di tempo – le clienti dovranno prestarsi a un protocollo standard. A chi si appresterà a entrare in un salone di bellezza verrà misurata la temperatura e verranno forniti guanti, gel igienizzante e mascherine. In questo modo si terrà sotto controllo un possibile contagio.
Stesso discorso vale per le operatrici dei centri estetici e dei saloni di parrucchieri che avranno il compito di igienizzare ogni cosa, dalle maniglie delle porte ai sedili, dopo ogni trattamento effettuato.
Stop a makeup tester
Un altro settore che dovrà subire qualche variazione è certamente quello del makeup: se normalmente siamo abituate a provare rossetti, ombretti e fondotinta direttamente dai tester esposti in negozio, questo non sarà più possibile almeno per un po’. Si presume che finché non sarà tutto sotto controllo si procederà creando dei tester monouso che i clienti potranno provare solamente su se stessi, buttandone poi il restante prodotto senza rimetterlo nell’espositore.