Il settore degli artigiani, degli estetisti e dei parrucchieri è stato uno dei maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria e del relativo lockdown. Dalla riapertura, queste categorie hanno fatto il possibile per mantenere in sicurezza ogni apparecchiatura ed evitare quindi possibili contagi e una nuova chiusura dell’attività. Oggi, con l’aumento dei casi giorno dopo giorno e il rientro dalle vacanze (magari in zone rosse) i parrucchieri sono dovuti ricorrere agli ennesimi ripari.
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Le nuove regole dei parrucchieri
Oltre alle mascherine, ai gel igienizzanti e alla riduzione delle postazioni di lavoro, ora alcuni parrucchieri e barbieri non accettano clienti di ritorno dalle vacanze nei Paesi a rischio o in Sardegna. Questa misura può sembrare drastica, ma necessaria. Per il momento, come spiega Il Messaggero, l’iniziativa è stata presa solamente in alcuni saloni della Capitale in mancanza di un civile e reciproco accordo per i tamponi fra Regione Lazio e Sardegna.
Fra le nuove regole anti contagio, quindi, l’esclusione di clienti di rientro da Grecia, Croazia, Malta, Spagna e Sardegna, fatta eccezione – ovviamente – per quelli che si sono sottoposti a tutti i necessari test di sicurezza. In poche parole, i gestori di attività private starebbero selezionando la clientela per evitare l’insorgenza di problematiche ben più gravi di un mancato guadagno.
I quartieri coinvolti
Anche le palestre stanno attuando queste nuove regole e per il momento i quartieri di Roma coinvolti nell’iniziativa sono Prati, Talenti, Porta Pinciana e Termini; fra i più popolosi della città. La questione però desta qualche dubbio e un po’ di malcontento fra i possibili clienti: il tampone per chi rientra dalla Sardegna è solamente consigliato e non obbligatorio e questo – teoricamente – annulla la richiesta (legittima, ma perentoria) dei saloni nei confronti dei clienti di effettuare il tampone se si vuole usufruire di certi servizi. Cosa ne pensate?