Il cuoio capelluto può essere soggetto a varie patologie, più o meno gravi. Tra queste, rientra la psoriasi che inizialmente si può manifestare come un prurito intenso della zona interessata e una perdita consistente dei capelli. Fortunatamente, questa caduta non si tramuta in vera e propria alopecia poiché una volta trattato adeguatamente il problema, la chioma ricresce esattamente come prima.
Psoriasi al cuoio capelluto; c’è rischio di perdere capelli?
Bianca Maria Piraccini – professoressa in dermatologia dell’Università di Bologna – dice: «In generale, dopo la cura della psoriasi, i capelli ricrescono e la chioma torna alla normalità. Non bisogna però dimenticare che la psoriasi ha un decorso cronico-recidivante e anche la forfora al cuoio capelluto può ripresentarsi nel tempo».
Come arginare il problema?
Sempre la Piraccini risponde: «È necessario sia impostare trattamenti di mantenimento a lungo termine, sia insegnare ai pazienti le misure igienico-comportamentali più importanti per la prevenzione delle recidive. Il primo insegnamento è quello di evitare i traumi locali, come la rimozione meccanica delle squame con pettini o spazzole, o il grattamento eccessivo: i traumi meccanici costituiscono infatti il maggiore fattore di rischio per la ricomparsa della psoriasi».
E ancora:
«È importante anche il lavaggio frequente dei capelli, usando in modo alternato shampoo con azione cheratolitica, per sciogliere le squame, e l’uso di shampoo contenenti antimicrobici o antiinfiammatori, al fine di ridurre la colonizzazione microbica del cuoio capelluto e l’infiammazione. In questo modo si riesce sia a ridurre le squame sia il prurito, prevenendo i traumi da grattamento».
Terapie mediche
Per trattare la psoriasi al cuoio capelluto esistono diverse terapie mediche; se la patologia appare in forma lieve, è possibile curarla solamente mediante terapie mediche veicolate in shampoo, lozioni e schiume per capelli. Facili da applicare e meno invasive. A questo proposito l’esperta dice: «Diversi studi hanno mostrato che il mancato miglioramento della psoriasi del capo è spesso dovuta alla scarsa adesione del paziente alla terapia quando i prodotti prescritti sono cosmeticamente poco gradevoli (ad esempio l’applicazione di unguenti con cuffie per diverse ore sulla testa)».
E continua:
«I principi attivi sono molteplici: ci sono gli agenti cheratolitici, per sciogliere e rimuovere in modo non aggressivo le squame e permettere una penetrazione efficace dei farmaci; oppure i corticosteroidi per ridurre l’infiammazione; e anche i derivati della vitamina D per ridurre la formazione delle squame e gli effetti collaterali dei cortisonici. I prodotti topici possono essere utilizzati contemporaneamente o in maniera sequenziale, ma l’importante è confrontarsi sempre con il dermatologo fino a quando non si trova una soluzione soddisfacente».