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Piercing

Piercing orecchio: tutte le tipologie. Tempi di guarigione, cura e foto

Sin dall’età infantile le donne sono abituate ad agghindarsi con accessori in grado di valorizzare l’aspetto. Il primo modo per “sentirsi più grandi” è farsi fare i buchi alle orecchie. Quando si cresce e arriva la tanto temuta adolescenza, ci si concentra su un piercing orecchio più caratteristico e adatto alla propria personalità.

Negli ultimi anni i piercing all’orecchio sono diventati una vera e propria moda e un rito di passaggio obbligatorio per tutte le ragazze. Anelli, borchie e bilancini sono, così, il simbolo caratteristico della persona con il quale si esprime il proprio punto di vista.

Ma i piercing orecchio sono molti e differiscono per posizione e tipologia. In questa guida vi aiuteremo a comprendere i diversi tipi di buchi all’orecchio e i tempi di guarigione di ognuno.

Posizione e tempi di guarigione

  • lobo – da 4 a 6 settimane
  • lobo allargato –  da 4 a 6 settimane
  • cartilagine – da 8 a 12 settimane
  • industrial – da 3 a 12 mesi
  • trago – da 8 a 16 settimane
  • anti-trago – da 8 a 16 settimane
  • conchiglia – da 8 a 16 settimane
  • torre – da 2 a 12 mesi
  • snug – da 8 a 16 settimane
  • a giro – da 8 a 16 settimane
  • a elica – da 2 a 12 mesi

Tipologie piercing orecchio: tutto quello che c’è da sapere

Lobo

È il foro più comune, situato al centro di ogni lobo. Si tratta di una procedura molto semplice che di solito viene effettuata tramite una speciale pistola, all’interno di un negozio specializzato o una gioielleria. Alcuni professionisti del settore sono contrari all’utilizzo della pistola in quanto la considerano poco igienica e pericolosa. Preferiscono, al contrario, puntare su un ago sterilizzato, più sicuro ed efficiente. Inoltre, alcuni sono anche contrari agli orecchini con borchie perché intrappolano il lobo e impedisce all’aria di entrare.

Per un risultato estetico più attraente c’è chi consiglia un secondo o un terzo piercing orecchio al di sopra del primo, a formare una spirale elegante e bella da vedere.

orecchio piercing

Cartilagine

È il secondo piercing orecchio più comune. La cartilagine costituisce il tessuto trasparente della parte superiore dell’orecchio ed è l’unica zona diversa dai lobi che può essere trafitta da una pistola. Tuttavia, la cartilagine richiede più tempo per una guarigione completa per il semplice fatto che l’apporto di sangue è diverso dalle altre aree.

piercing cartilagine

Lobo allargato

In questo caso non si tratta di un vero e proprio piercing orecchio, ma di una modifica del foro al lobo che va a allargarne la misura. In genere si utilizzano aghi da 18 o da 20 che comportano l’uso di orecchini di dimensioni uguali. Tuttavia, a causa dell’elasticità della pelle, i lobi possono allungarsi gradualmente nel tempo e, quindi, sfasare la misura. Ovviamente, minore è il diametro e maggiore è il calibro dell’orecchino.

Il lobo allargato viene fatto aggiornando la dimensione dell’orecchino a poco a poco, inducendo il foro ad adattarsi fino a quando non vengono raggiunte le misure desiderate.

dilatatore lobo

Industrial

È costituito da due fori collegati da un unico pezzo di metallo, spesso ricurvo. Viene comunemente effettuato attraverso la cartilagine per mezzo di un foro vicino alla testa e un secondo più in basso, verso il bordo esterno.

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Trago

Piercing orecchio abbastanza popolare che coinvolge la spessa cartilagine ovale la quale si protende direttamente di fronte al canale uditivo. Lo spessore del trago varia a seconda della persona, ma richiede comunque monili di almeno 6 mm di lunghezza. La ferita guarisce completamente entro un anno.

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Anti-Trago

Come ne suggerisce il nome, si posiziona sulla parte contraria del trago, sull’orecchio esterno appena sopra il lobo dell’orecchio. Non è un piercing molto comune in quanto dipende dalla grandezza della zona. Se l’anti-trago è abbastanza grande da contenere un bilancino, dovranno essere utilizzati orecchini di piccole dimensioni che, molto spesso, non saranno visibili se non a un occhio più attento.

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Conchiglia

Costituisce la grande distesa di cartilagine che forma la parte superiore dell’orecchio. Un piercing orecchio conchiglia si posiziona nell’area della cartilagine appena sopra i lobi e l’anti-trago sull’orecchio esterno. Per questo tipo di foro sono particolarmente indicati bilancini e anelli, ma per quanto riguarda questi ultimi è consigliabile che siano abbastanza grandi da circondare l’orecchio esterno.

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Torre

È la piega spessa della cartilagine situata sull’anti-elica (la parte superiore all’interno dell’orecchio) appena sopra il trago. Il piercing orecchio in questa zona può risultare molto doloroso a causa dello spessore della cartilagine.

torre piercing

Snug

Si trova a metà strada verso il bordo inferiore dell’orecchio esterno, sulla cartilagine interna, appena sopra l’anti-trago. Parliamo di un piercing molto piccolo che va a infilarsi in una zona poco profonda e non molto spessa. Questo rende più facile inserire l’orecchino.

snug piercing

A giro o daith

Chiamato più comunemente daith, si trova tra la torre e il condotto uditivo. È simile allo snug in termini di profondità e di tempi di guarigione.

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Elica

È una qualsiasi foratura che passa attraverso la cartilagine sul bordo dell’orecchio. La ferita guarisce completamente entro un anno dalla pratica del foro.

elica piercing

Meglio la pistola o l’ago?

Prima di farvi fare il primo piercing orecchio, vi consigliamo di ascoltare i consigli dei professionisti. Questo vuol dire che è preferibile chiedere l’utilizzo di un ago e non di una pistola. I motivi sono piuttosto semplici, quasi scontati: la pistola costringe, letteralmente, l’orecchino nell’orecchio tramite una forte pressione. Ciò provoca parecchi danni ai tessuti che si possono benissimo evitare usando un ago sterilizzato. Inoltre, con una pistola è più complicato gestire il processo di sterilizzazione ed è meno precisa.

Un ago è del tutto sterile e non si corre il rischio di contrarre fastidiose e dolorose infezioni. Possiamo paragonarlo a un bisturi. Con semplicità esegue una piccola incisione nel tessuto, portando al minimo la perdita di sangue. E anche se è difficile pensarlo, l’utilizzo di un ago è molto meno doloroso di una pistola che sì, è rapida, ma ti assicuro che fa un male infernale.

Cura e mantenimento del piercing

 Ma vediamo come prenderci cura del nostro piercing orecchio, prima e dopo il foro.

  • Durante i primi giorni lavare con acqua e sapone o con una soluzione salina per due volte al giorno. Evita di usare l’alcol che non fa altro che asciugare il piercing che diventa così, secco. E se il piercing si secca, si incrina e sanguina, aprendo la ferita. È anche possibile usare saponi a base di olio che puliscono bene la ferita e ammorbidiscono il tessuto, favorendone la guarigione.
  • Evita di togliere, mettere e spostare l’orecchino, almeno nel primo periodo. O se proprio non puoi fare a meno di giocarci, fallo solo ed esclusivamente quando è bagnato.
  • Renditi conto che un piercing situato sulla cartilagine richiederà un tempo maggiore per guarire.
  • Tieni d’occhio i segnali di guarigione e le tempistiche. I fori ai lobi di solito ci impiegano dai due ai tre mesi per guarire, mentre la cartilagine guarisce in circa dieci mesi. La ferita potrà essere considerata guarita quando non sentirai più dolore, la zona si sgonfia e smette di secernere fluidi.
  • Tanta ma tanta pazienza. Ci vuole una mentalità paziente per aiutare il piercing orecchio a guarire al cento per cento. Il corpo tende a sbarazzarsi degli oggetti estranei e l’orecchino è uno di questi. Avrai, quindi, una lotta con il tuo stesso corpo che non vuole altro che eliminare l’intruso. Tutto quello che devi è permettergli di accettarlo e fargli capire che non è pericoloso. Come? Utilizzando acqua e sapone per la pulizia e del ghiaccio per ridurre il gonfiore. Se prendi sul serio le indicazioni dei professionisti, eviterai ogni qualsiasi problema di ‘rigetto’.
  • Non farti prendere dal panico se senti fastidio o dolore. Nel caso si nota un eccessivo gonfiore, arrossamento, forte calore o se il piercing secerne del liquido, evita di preoccuparti e andare in panico. È normale almeno nove volte su dieci. Significa semplicemente che il piercing orecchio è irritato, non infetto. Prima di pensare di rimuovere l’orecchino, rivolgiti a chi ha effettuato il foro: potrebbe volerti dare un’occhiata e definire insieme il percorso da seguire.

Tanta foto dei piercing orecchio

Vogliamo salutarvi mostrandovi tante foto e idee per il vostro prossimo piercing all’orecchio!

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