Conoscete le origini della “moda” di farsi il piercing all’ombelico? Volete avere qualche informazione in più sulle cautele che dovete adottare per il vostro nuovo piercing ombelico? Volete vedere qualche gradevole esempio dal quale poter trarre spunto? Ebbene, tutto quello che dovete fare è, molto semplicemente, leggere il nostro approfondimento odierno, condito – come nostra abitudine – da una bella e ricchissima fotogallery finale!
Da dove “nasce” il piercing all’ombelico
L’abitudine di farsi un bel piercing all’ombelico è molto antica e, a quanto pare, diffusa già nell’antico Egitto. In tale epoca, farsi un piercing all’ombelico era considerato un vero e proprio segno di regalità, un comportamento piuttosto esclusivo in grado di elevare la persona a uno stato nobiliare. Oggi giorno, come intuibile, chiunque si può ben fare un piercing all’ombelico, sopra o sotto lo stesso. Ma cosa è bene sapere prima di farsi un piercing in questa zona?
Prepararsi al piercing all’ombelico
Il miglior modo per potersi adeguatamente preparare al piercing all’ombelico è quello di passare un pò di tempo con la persona professionista che andrà a applicare il gioiello in tale zona del corpo. Parlate con lui di come dovete arrivare pronte all’intervento, di quali sono le accortezze che dovreste applicare immediatamente dopo il piercing, e così via. Per quanto concerne il principale timore di tutte le donne che si avvicinano al mondo del piercing all’ombelico – il dolore – è bene ricordare che molti applicano degli anestetici locali, e che alcuni consigliamo di assumere dell’ibuprofene per poter alleviare il fastidio, o dolore, che potreste avvertire. Parlatene chiaramente con il vostro esperto di riferimento, onde evitare di porre in essere comportamenti nocivi.
La zona di applicazione del piercing
Il piercing è di solito applicato leggermente sopra l’ombelico (avrete pertanto due fori, uno nell’ombelico e uno lievemente sopra), sebbene niente possa escludere che possa essere applicato nella zona inferiore. Più l’ombelico è regolare e privo di imperfezioni visibili, e più l’effetto sarà sensuale e gradevole. Per quanto intuibile, cercate di pulire molto bene la zona prima di andare dall’artista che vi applicherà il piercing, il quale – comunque – disinfetterà l’ombelico con delle sostanze antibatteriche.
Attenzione agli strumenti
Uno degli elementi che contraddistingue la serietà di un professionista è l’accuratezza con la quale utilizza e mantiene gli strumenti. Sebbene sia intuibile, ricordiamo ancora una volta come sia fondamentale accettare solamente aghi sterili, che siano tolti dall’apposita confezione appositamente per il vostro intervento. Si tratta di un’accortezza basilare per evitare infezioni, ma che molte persone, insospettabilmente, dimenticano.
Come viene fatto il piercing all’ombelico
Ci sono numerose strumentazioni per poter effettuare il piercing all’ombelico, e il vostro professionista di riferimento andrà a individuare la migliore sul vostro caso specifico. Di solito l’applicazione viene fatta stando davanti a una parete, in maniera tale che la zona sia perfettamente distesa. Durante la procedura è possibile che possiate avvertire un po’ di dolore: non si tratta comunque di un fastidio elevatissimo e, soprattutto, è gestibile con qualche accortezza da pianificare insieme al vostro riferimento.
Pulizia piercing all’ombelico
Il piercing all’ombelico, e la zona circostante l’intervento, devono essere oggetto di un’accurata pulizia. Utilizzate prodotti antibatterici da applicare con degli specifici tamponi, e seguite tutte le indicazioni che la persona che vi ha applicato il piercing potrà copiosamente darvi. In linea di massima, il vostro compito dovrà essere quello di mantenere l’area pulita e sterile, lavandosi sempre le mani prima e dopo la pulizia o la sostituzione del piercing. Per quanto concerne l’utilizzo dei pantaloni, evitate naturalmente di acquistarne di altezze che possano “sfregare” il piercing.
Il piercing all’ombelico è ancora cool?
Sono anni ormai che su pance piatte è sfoggiato il prezioso gioiello, discreto, elegante, sexy di certo, ma è ancora di moda nel 2017? La risposta è sì, sì, sì. La sensualità quando accompagnata da eleganza e discrezione non tramonta mai: è come la guepiere, l’autoreggente, non sono cose che durano qualche anno per poi sparire, sono icone di bellezza! Soprattutto se il tipo di piercing scelto è il classico “banana”. Il piercing all’ombelico piace perché è discreto, relativamente doloroso, non permanente, di conseguenza se cambiate idea potete sempre decidere di toglierlo.
Il piercing all’ ombelico è sulla cresta dell’onda già da un pezzo, dagli anni ’90, quando viene indossato da una modella sulle passerelle di Londra nel 1993 e quando l’attrice Alicia Silverstone se lo fa fare nel video di Cryin’ uno dei successi degli Aerosmith. Oggi ad averlo sono moltissime star: Keira Knightley, Britney Spears, Beyoncé e diverse atlete note in tutto il mondo, come Serena Williams. Dopo tutto è un simbolo di femminilità di stile e molto sexy, che ha il potere di stupire dal momento che resta discreto fino a quando lo si desidera. Esso permette di esprimere la propria personalità: infatti i modelli sono diversi, le forme, i colori e le dimensioni sono variabili.
Più nuova la versione di piercing all’ombelico fatta nella parte bassa, ovvero che sbuca sotto all’ombelico. Questa tipologia, seppure nuova viene meno apprezzata rispetto alla tradizionale e permette una minor scelta di modelli di gioielli (quelli pendenti o troppo grossi sono banditi), l’applicazione inoltre è più dolorosa.
Piercing all’ombelico in gravidanza
Da sempre hai sfoggiato orgogliosamente il tuo piercing all’ombelico, è stato doloroso, hai resistito, hai sopportato e te lo sei guadagnato: la tua pancia perfetta d’altronde ritieni se lo sia meritato date le ore a fare esercizi addominali e a tutti quei cioccolatini rinunciati. Adori il tuo piercing all’ombelico! Ora però, sei incinta e sai che la forma della tua pancia cambierà notevolmente e la domanda che ti fai è: dovrò toglierlo? Si chiuderà? Piercing ombelico e gravidanza sono termini inassociabili?
Una regola scritta del fatto che devi togliere il tuo piercing in gravidanza non esiste, di fatto le controindicazioni che dicono che potrebbe compromettere la gravidanza non ci sono, tuttavia c’è una regola che vige e che deciderà se terrai il tuo prezioso gioiello o meno: la regola del fastidio. Ovvero: i tuo pancione crescendo farà praticamente scomparire il tuo ombelico e lo dilaterà a tal punto che qualunque piercing sarebbe anche troppo corto per coprire quella distanza. Durante la gravidanza infatti la pelle si dilata moltissimo, la pelle si stira e sentirai tirare. Già avrai un bel da fare a sopportare questo status, non ci vuole anche di doversi occupare del piercing: di conseguenza ti verrà sicuramente consigliato di toglierlo non tanto per una questione di sicurezza ma per comodità tua. Fino a che la pancia non sarà molto rotonda comunque potrai continuare ad indossarlo.
Ad ogni modo una via di mezzo tra la rinuncia totale al piercing e la determinazione a indossare il tuo gioiello anche con il pancione c’è: anche per evitare che il buco all’ombelico si chiuda puoi usare il piercing proprio studiato per le donne incinte. Questo interessante compromesso permette di sostituire semplicemente il piercing nel periodo di gravidanza, negli ultimi mesi almeno. Esso è realizzato in silicone oppure in teflon e ha la speciale caratteristica di essere davvero molto flessibile, di conseguenza si adatta senza grossi problemi ai cambiamenti del tuo ventre. Una volta partorito poi potrai tornare ad indossare il tuo piercing in metallo rigido.
Quando il piercing all’ombelico si infetta
Anche se sei stata molto attenta, il tuo piercing all’ombelico si è infettato. Non sentirti in alcun modo responsabile, infatti il piercing in questo posto del corpo è uno di quelli che guarisce con maggiore difficoltà, forse il più difficile. Di conseguenza è un classico problema ricorrente, che si infetti e che si manifesti la presenza di pus. Il pus può essere un segnale di infezione da non ignorare assolutamente. Soprattutto se il pus ha un colore intenso, giallo verde, è ancora più facile che si tratti di un’infezione. Nel caso nel quale il vostro piercing all’ombelico presenti pus in uscita o accumulato è bene prendere in mano la situazione, chiedendo aiuto al proprio medico di fiducia.
Altri segnali della presenza di un’infezione al piercing dell’ombelico, sono:
- Un arrossamento localizzato a livello del foro del piercing
- La presenza di un gonfiore anomalo
- L’apparente tensione dell’area
- Dolore, pulsante o costante
- Prurito, in alcuni casi
- Temperatura della zona, alta, quindi calore localizzato
- Se l’infezione è grave, può anche manifestarsi febbre.
Se il pus è accompagnato da queste manifestazioni, è altamente probabile che ci troviamo davanti ad una vera e propria infezione. In questo caso è bene disinfettare quotidianamente la zona con un cotton fiock, del disinfettante e utilizzando una crema ad uso topico disinfettante. Di solito viene prescritta la Gentamicina – Gentalyn in crema o in gel. Il gel va molto bene ma sporca gli indumenti. Quando si mette la crema sul foro, è bene muovere su e giù il piercing, in modo da far penetrare anche un po’ la sostanza antibatterica. In molti casi ci mette anche qualche settimana a guarire.
Mai far da sé: rivolgersi solo a professionisti
Quando facciamo il piercing all’ombelico, anche detto navel piercing, siamo consce di fare qualcosa di molto amato, famoso e super sensuale. La pancia infatti è una zona del corpo molto sensuale e il piercing ricorda di certo la danza del ventre una delle danze più famose al mondo e sinonimo di sensualità. Come tutti i piercing, anche il piercing all’ombelico non deve ovviamente essere fatto a casa da soli, mani inesperte o uno scarso rispetto delle norme igieniche può determinare grossi problemi.
È d’obbligo quindi rivolgersi ad un piercer professionista. Non credete a chi vi propone di farvelo in un lampo con una semplice pistola spara orecchini: il piercing va fatto in uno studio apposito, da persone competenti. Se non vengono rispettate le norme d’igiene, la ferita fatta potrebbe infatti infettarsi e dar luogo a conseguenze dolorose e molto spiacevoli, anche dal punti di vista estetico. La zona addirittura potrebbe rigettare il gioiello messo e lasciare di conseguenza una vistosa cicatrice. Curate quindi il vostro piercing con attenzione una volta fatto, seguendo i consigli del piercer.
La procedura per fare il piercing all’ombelico è semplice e veloce. Il piercer prenderà la parte di pelle con una pinza, tenendola sollevata e con un ago, di solito da 14 mm forerà la pelle. Si tratta di un’operazione semplice ma è bene sia fatta da un professionista e in uno studio riconosciuto dall’Asl, autorizzato, con l’utilizzo di strumento sterilizzati. I rischi maggiori, oltre all’infezione, sono quelli legati alla trasmissione di malattie come l’epatite B, la C e l’HIV.
Buco storto?
Se vi pare che il buco sia storto appena fatto, non allarmatevi. Nel 90% dei casi si tratta di prospettiva o del gioiello che pesa da un lato rispetto ad un altro, facendo apparire storto il buco. Dopo la guarigione del piercing all’ombelico o cambiando poi gioiello vi accorgerete che il foro in realtà è perfettamente allineato. Appena fatto il piercing può capitare che si gonfi leggermente e che appaia storto, costretto in quel momento dal gonfiore. Anche i movimenti e la posizione possono cambiare la posizione del nostro gioiello, facendolo percepire come storto.
In certi casi tuttavia si tratterà perlopiù di un’impressione. Se dopo aver guardato e riguardato il tuo piercing all’ombelico, aver chiesto un parere a qualcuno di vicino, stabilirai che realmente il tuo piercing è stato fatto storto, la soluzione è questa: toglierai il piercing, farai cicatrizzare la parte. Una volta guarita e sistemata la zona, casomai farai rimettere nuovamente il piercing. Non è detto che non resti alcun segno del primo piercing comunque, è infatti una ferita profonda di conseguenza un puntino di cicatrice è del tutto normale.
Il piercing all’ ombelico finto
Il piercing all’ombelico può anche essere finto! Se non siete delle temerarie o se siete ancora giovani e i genitori non vi danno il permesso di fare il piercing all’ ombelico, in commercio esistono dei gioiellini da incollare, da adattare alle vostre esigenze. Carini e simpatici, alcuni fatti talmente bene che non si noterà la differenza. Un piccolo brillantino lo puoi acquistare ovunque: adesivo o meno, regolare, tondo, a formine divertenti. Ti sarà sufficiente incollarlo con la colla per ciglia, quella delle unghie o le colle a uso teatrale. Una volta incollato il piercing stai ferma per qualche minuto, così l’adesivo si incollerà alla perfezione.
Gallery!
Chiudiamo infine con una ricchissima fotogallery che vi mostrerà diversi piercing all’ombelico da applicare a vostro piacimento. Si tratta di esempi che potreste certamente condividere con l’artista con il quale state valutando il vostro prossimo piercing, e che potrete ovviamente personalizzare a seconda dei gusti. Considerate altresì che una volta effettuato un buon piercing, e superata prima fase, non sarà poi molto difficile sostituire i gioielli che desidererete far apprezzare nella vostra zona ombelicale. Parlatene apertamente con il vostro professionista: siamo certi che insieme a lui scoprirete in che modo poter ottenere il massimo dal prossimo piercing all’ombelico!