Lo scorso 26 Aprile le speranze dei cittadini italiani erano tante, ma inevitabilmente si sono sgretolate davanti alle parole di Giuseppe Conte; il Presidente del Consiglio ha rimandato a giugno la riapertura dei parrucchieri nonostante ci sarebbero tutti i presupposti per lavorare in sicurezza.
Le proteste non sono state poche: c’è chi si è incatenato al proprio negozio, chi ha mandato video diretti al Presidente Conte e chi ha minacciato di riaprire il 4 maggio incurante dei divieti. La categoria di parrucchieri ed estetisti è a rischio e non sono pochi a lamentare un certo disagio.
Da Venezia a Napoli, comunque, scoppia la rivolta: sebbene non si tratti di episodi violenti, gli hairstylist di tutta Italia si stanno ribellando e alcuni sono scesi per strada – letteralmente – per fare i capelli ai loro clienti.
Parrucchieri scendono in piazza per protesta
Insieme a loro anche forbici, pettini e tutto l’occorrente per regalare una nuova immagine ai propri clienti. Ci troviamo in provincia di Venezia e Claudio Gambato di Solo Stile ha portato le poltrone del suo salone all’esterno e ha eseguito tagli e pieghe. “Presto arriveremo anche a Roma” dice il parrucchiere ormai visibilmente scosso dalle rigide restrizioni del Governo.
Ma non solo il Nord si ribella a Giuseppe Conte e da Napoli arriva un altro episodio di protesta: ci troviamo a Piazza Bovio – davanti alla Camera di Commercio. Qui diversi barbieri hanno allestito un salone di fortuna per manifestare contro l’allungamento del lockdown nei loro confronti e contro gli abusivi che inevitabilmente stanno proliferando in questo periodo. Alle loro spalle uno striscione che recita: “Fiducia a chi taglia in sicurezza, no a chi di nascosto infetta”.
#Coronavirus, la #protesta #Barbieri tagliano capelli in piazza: "Riaprire subito, troppi abusivi"https://t.co/1wxgMZd2eh pic.twitter.com/IMObHkAcXt
— ilgiornalelocale (@ilgiornalelocal) April 30, 2020
Serviranno a qualcosa queste piccole rivolte o Giuseppe Conte si girerà dall’altra parte?