Durante il periodo di lockdown sono state tante le proteste contro il Governo che richiedevano una maggiore tutela della categoria di estetisti e parrucchieri. E così, gli hairstilist di tutta Italia sono scesi in piazza per manifestare contro le rigide restrizioni che il Governo ha imposto alla categoria e per richiedere un’apertura anticipata dei loro saloni.
Romina Paludi è una che ha manifestato più volte la volontà di avere un dialogo con il Presidente e qualche giorno fa ci è riuscita. Romina è stata la portavoce di una petizione che sui social ha raggiunto i 35mila iscritti.
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Chi è Romina Paludi
Romina Paludi – come altre parrucchiere ed estetiste – nel periodo di lockdown ha sofferto molto la mancanza di poter andare a lavorare e la sua petizione “Salviamo Centri Estetici, Parrucchieri, Barbieri, Barbershop, Onicotecnici, Truccatori, Tatuatori” ha fatto aderire tantissimi all’iniziativa.
Romina ha inviato oltre 1700 email a Giuseppe Conte chiedendo un colloquio con lui e finalmente il suo desiderio è stato esaudito!
Lo scorso 8 giugno lei e altri rappresentati del suo settore si sono trovati di fronte a Montecitorio per protestare e alla fine hanno ricevuto udienza: “Con le regole post pandemia non è stato possibile organizzare una vera e propria manifestazione di piazza ma sono riuscita ugualmente a farmi ascoltare dal premier. Dopo aver parlato prima con gli agenti all’entrata di palazzo Chigi e poi con il Capo Gabinetto Alessandro Goracci, sono stata finalmente ricevuta dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in una delle sale degli Arazzi.”
Cosa è stato richiesto al Presidente Conte?
Sempre Romina spiega che lei e i suoi colleghi sono stati ascoltati con attenzione: “Abbiamo chiesto la pace fiscale per il 2018/19, l’anno fiscale bianco per il 2020/21, l’abbassamento della pensione a 55 anni per tutti, la sburocratizzazione del sistema, l’abbassamento immediato dell’Iva, l’esonero contributivo per il datore di lavoro che assuma a tempo indeterminato chi beneficia dei redditi di cittadinanza, una maggior lotta all’abusivismo. Ma soprattutto abbiamo chiesto di poterci sedere alla prossima occasione a un tavolo governativo perché non ci sentiamo rappresentati dalle attuali categorie di settore.”
E sulla disillusione generale di questo periodo, Romina dice: “I politici sono uomini in “giacca e cravatta” che non conoscono a fondo i nostri problemi. Portano avanti solo i propri interessi, ma ignorano le difficoltà di chi come noi lavora con le “mani in pasta”: che ne sanno loro di cosa significhi in un momento come questo fare una ceretta o una colorazione per capelli? Indipendentemente dalle misure di sicurezza attuate che ci sono costate grandi sacrifici, i clienti continuano ad aver paura di venire in salone e il lavoro è drasticamente diminuito. C’è chi non ha nemmeno potuto riaprire.”
Qual è il prossimo obiettivo?
Il prossimo obiettivo, quindi, sarà partecipare al prossimo tavolo di governo in quanto rappresentanti di un settore che – oggi – rappresenta una necessità tanto quanto altre cose: “Abbiamo già presentato la dovuta documentazione per partecipare al tavolo di governo, intanto ho iniziato a muovermi per avere un colloquio diretto con il presidente dell’Inps Pasquale Tridico: la sua dichiarazione “Abbiamo riempito gli italiani di soldi” e le accuse di “pigrizia e opportunismo” mosse alle aziende italiane che hanno difficoltà a ripartire, sono davvero inaccettabili!”
La lettera per intero
Di seguito la lettera intera inviata al Presidente Conte, visibile qui.
Egregio Presidente del Consiglio
Onorevoli e Senatori della Repubblica Italiana
Io ci metto la faccia!
Siamo Estetiste, Parrucchieri Barbieri Barber Shop Onicotecnici, Truccatori e Tatuatori, siamo coloro che dedicano con amore e passione il loro tempo ad aiutare donne e uomini di tutte le età a curare il lato esteriore e non solo, molto spesso durante lo svolgimento del nostro lavoro entriamo in confidenza con il cliente facendo quasi un doppio lavoro ASCOLTARE, che oggi non è facile trovare una persona che sappia ASCOLTARE!!!!
I titolari dei centri estetici e parrucchieri si trovano con le attività scoperte dove chi riesce a tenersi ancora forse un po’ in piedi sono solo i dipendenti che prenderanno la cassa integrazione, ma tutti i costi fissi mensili nessuno li copre, siamo dal giorno 11 marzo 2020 con le serrande abbassate, i conduttori devono pagare gli affitti, utenze telefoniche, gas e luce, nettezza urbana, leasing, noleggi a lungo termine, costi condominiali, insomma la preghiamo vivamente di proteggere anche la nostra categoria, il nostro lavoro è tutto puntato nei mesi di marzo aprile maggio e giugno, sono e saranno proprio questi i mesi che ci vengono tagliati dal calendario.
Dovete far in modo che date degli aiuti sostanziali, non basterà rialzare la serranda per riattivare le attività: per questo, pur essendo consapevoli dello sforzo che lo Stato ha fatto e continuerà sicuramente a fare vi chiediamo l’adozione di misure straordinarie in grado di impedire il tracollo del nostro settore.
Giustamente le persone appena si riaprirà tutto non staranno a pensare alle manicure, pedicure, massaggi, capelli…. ma ovviamente dopo questa emergenza penseranno ad usare di più i metodi casalinghi, fai da te, perché meglio mettere qualche soldo da parte pensando col senno di poi!!!!!
Riteniamo che per fronteggiare questa crisi sia necessario equiparare gli interventi dei datori di lavoro a quelli adottati in favore dei dipendenti: la maggior parte dei proprietari di attività non gode di alcun tipo di ammortizzatore sociale e deve sostenere ogni mese dei costi fissi.
Ci chiediamo che ne sarà di queste attività se nemmeno d’estate dovessimo riuscire a ripartire: con il perdurare dell’emergenza sanitaria molti centri estetici parrucchieri barbieri barber shop onicotecnici truccatori e tatuatori saranno costretti a chiudere definitivamente. Questa fatale previsione potrà essere scongiurata solo mettendo in campo iniziative straordinarie.
Siamo a chiedere delle misure urgenti:
Sospensione di tutti i mutui, prestiti, noleggi a lungo termine e leasing ai centri estetici e parrucchieri per una durata di 12 mesi sia relativamente alla quota capitale che a quella interessi.
Chiediamo sostegno per gli affitti dei locali in modo che i conduttori possano ricevere direttamente le somme del canone da pagare e chiediamo che vengano stanziate dallo stato al 100% al fine di poterLe riconoscere direttamente ai locatori, modificando lo sgravio fiscale del 60% come da decreto precedente che non ha nessun beneficio diretto ed estenderlo anche ai locali con categoria C3.
- Sostegno al reddito per i titolari di centri estetici e parrucchieri
- Contributo per i titolari di centri estetici parrucchieri barbieri barber shop onicotecnici e tatuatori a € 1.000 al mese per una durata di almeno e dico almeno 6 mesi.
- Ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti di centri estetici e parrucchieri: Cassa integrazione per i lavoratori dipendenti per una durata di almeno 6 mesi.
- Esonero pagamento contributi INPS: Necessario per almeno 12 mesi.
- Proroga scadenze fiscali: Sospensione e successiva rateizzazione in 36 mesi di tutti i pagamenti fiscali per 12 mesi.
Vi chiediamo di considerare nella stesura del prossimo Decreto Urgentissimo e/o Provvedimento Legislativo Regionale tutte le problematiche illustrate e gli accorgimenti suggeriti, si tratta di misure necessarie per scongiurare il tracollo economico totale del settore, un epilogo inevitabile nel caso in cui la politica si dimostrasse sorda rispetto alle richieste sopra elencate.
Chiedetemi l’amicizia sul mio profilo FACEBOOK – PALUDI ROMINA
Ognuno di noi ha inviato questa comunicazione dalla propria casella di posta elettronica, ma potrete rispondere al nostro appello utilizzando l’indirizzo mail: [email protected]
Certi di un Vostro positivo riscontro,
porgiamo Distinti Saluti
Estetiste Parrucchieri Barbieri Barber Shop Onicotecnici truccatori e Tatuatori