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Parrucchieri abusivi: il “business” che rischia di mettere in ginocchio quelli in regola

Purtroppo è storia vecchia: per ogni categoria di lavoratori ne esiste una parallela e abusiva che rischia di penalizzare chi invece è in regola. È il caso del sottobosco di parrucchieri abusivi che in tutta Italia lavorano senza seguire le norme di legge o igieniche; ma cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo?

Come contrastare l’avanzamento dei parrucchieri abusivi

Certe responsabilità spettano ovviamente alle forze dell’ordine, ma c’è qualcosa che si può fare anche nel quotidiano. Innanzi tutto, per la nostra sicurezza, sarebbe bene evitare di frequentare saloni di dubbia autorevolezza o di accogliere in casa nostra parrucchieri a domicilio e quindi in nero.

Cosa comporta l’avanzamento dei parrucchieri non in regola?

Purtroppo, soprattutto oggi, la situazione è molto delicata per chi appartiene al settore del beauty: fra centri estetici e saloni per parrucchieri si percepisce la tensione di titolari e dipendenti. Proprio per questo motivo è necessario aiutare le attività che spendono soldi ed energie per assicurarsi che sia sempre tutto a norma.

Lo spettro Covid ci ha sicuramente messo un bel carico, ma la problematica si presentava già prima dell’emergenza sanitaria. Fra minacce di chiusura e uscite elevatissime per assicurarsi che sia tutto in regola, i parrucchieri stanno pagando a caro prezzo l’avanzamento dei colleghi abusivi o in nero.

Lo stesso Federico Fashion Style si era schierato contro questo atteggiamento criminoso diversi mesi fa. La speranza è quella di poter regolarizzare ogni posto di lavoro senza dover ricorrere ad altri mezzi poco “onesti”.

Nella speranza che i parrucchieri (e qualsiasi altra attività) abusivi vengano penalizzati duramente, quello che possiamo fare noi, nel nostro piccolo, è non andare da chi non risulta in regola, in modo da incentivare il mercato dei saloni regolari.

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