Marilù è una favola che promuove le diversità ed educa i bambini contro il bullismo. Scopriamola insieme.
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Marilù la bambina dai capelli blu
Questa favola inizia così:
Marlilù era una bambina allegra, carina e vivace, proprio come te! Aveva però, un particolare. I suoi capelli erano blu. Sì, hai letto bene, proprio blu! A Marilù piacevano moltissimo e anche alla sua mamma e al suo papà. Marilù era famosa in tutto il quartiere per i suoi capelli blu; e lei era fiera della sua chioma, ma la cosa che la rendeva più orgogliosa era che fosse l’unica bambina ad avere un colore di capelli così particolare. Il suo sogno era quello di diventare una ballerina, motivo per cui passava ore e ore a esercitarsi nel salotto di casa, insieme alla sua micetta, Pallina.
La favola della bambina con i capelli blu continua in questo modo:
Al rientro a scuola, dopo le vacanze di Pasqua, successe però qualcosa di terribile alla piccola Marilù, che fino a quel momento era sempre andata d’accordo con i suoi compagni di classe. Arrivò una nuova compagna, alta, robusta e arrogante: Fabiana. Era stata bocciata e quindi era un anno più grande di tutti. Fabiana non si integrò subito: guardava male, rispondeva sgarbatamente alle domande e cominciò a incutere il terrore in classe. Un giorno, si avvicinò a Marilù, sogghignando: “I tuoi capelli sono blu. Non si è mai vista una bambina con i capelli blu […] tu sei diversa da tutti […] E lo sai cosa vuol dire essere diversi? Vuol dire essere sbagliati.
E poi:
Da quel momento, tutto cambiò per Marilù. I compagni che, da sempre, avevano adorato i suoi capelli, cominciarono a cambiare atteggiamento nei suoi confronti. Ridevano ai commenti offensivi di Fabiana e iniziarono a isolare la povera Marilù, che venne etichettata come una bambina strana: uno scherzo della natura. La bambina, a causa delle risatine e dei continui insulti da parte di Fabiana e dei suoi compagni, cominciò a odiare i suoi capelli. Iniziò a indossare un cappellino per nasconderli, ma Fabiana divenne sempre più crudele nei suoi confronti, fino ad appendere un foglio sulla porta dell’aula: “Vietato l’ingresso alle bambine dai capelli blu”.
Per questo motivo Marilù si chiuse in se stessa e non apprezzò più i suoi capelli, non capendo che proprio quella particolarità altro non era che un dettaglio che la rendeva unica e speciale. La lettura di questa favola promuove le diversità e mira all’intento di prevenire il bullismo, soprattutto a scuola. La storia della bimba con i capelli blu può aiutare i bambini ad entrare in empatia con la protagonista e di conseguenza con gli altri, nella vita reale.
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