Alcuni farmaci, soprattutto se assunti in modo scorretto, possono avere degli effetti collaterali davvero sgradevoli, fra cui la calvizie. Altri invece combattono l’insorgenza di queste problematiche. Ma come possiamo capire quali ci aiutano e quali no? In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza.
Leggi anche: Mancanza di vitamina D e perdita di capelli sono correlate?
Calvizie: come riconoscerla
C’è da fare una piccola premessa: se nella vostra famiglia ci sono casi di persone calve, dovreste avere maggiori accortezze. La scienza afferma che la calvizie è genetica e può quindi influire sulla predisposizione del soggetto nel perdere i capelli o soffrire di alopecia.
Esistono però anche altre cause che possono provocare queste problematiche e non hanno a che vedere con i geni dei nostri avi. Lo stato d’animo, ad esempio, influisce moltissimo sulla perdita della chioma e sul nostro stile di vita; questo infatti influenza gli ormoni – ovvero i principali responsabili della crescita o della caduta di peli capelli, unghie e pelle.
I farmaci da evitare
Oltre a questo, comunque, esistono farmaci a cui prestare attenzione. Alcuni, infatti, se somministrati in modo inadeguato, possono impedire ai nostri capelli di crescere normalmente oltre che portare alla caduta dei capelli stessi indipendentemente dall’età del soggetto.
Non tutti i farmaci hanno questi effetti, fortunatamente. Per alcuni si tratta solamente di un effetto collaterale. Ma vediamo come intervenire tempestivamente qualora dovessimo riscontrare problemi alla nostra chioma.
Calvizie indotta da farmaci: i segnali
Quando perdiamo i capelli a causa dei farmaci solitamente vengono colpite più parti del nostro corpo insieme; in questo caso quindi noterete non solo una perdita cospicua di capelli, ma anche un diradamento di tutti gli altri peli presenti sul corpo, dalle ciglia, alle sopracciglia e via dicendo. Questa problematica infatti viene affrontata per lo più dai malati di cancro una volta sottoposti alla chemioterapia. In questa circostanza, però, è possibile notare un cambio repentino: i capelli cadranno a ciocche e non in maniera lenta e graduale.
Se parliamo invece di una normale calvizie, gli effetti saranno ben visibili e riconoscibili nel tempo. Esistono due tipi di alopecia indotta da farmaco e si distinguono in effluvio di Telogen ed effluvio di Angen; nel primo caso – infatti – la perdita di capelli è generalizzata e superiore rispetto alla media; si verifica per lo più nel momento del riposo del ciclo vitale del capello e del follicolo sebaceo. Nel secondo caso, invece, la perdita di capelli avviene soprattutto dopo l’assunzione di farmaci potentissimi legati alla chemioterapie e assunti in dosi eccessive, come per esempio il tallio, l’arsenico, il bismuto, l’oro, la colchicina e l’acido borico.
Farmaci che provocano calvizie
Purtroppo i farmaci che procurano questa problematica sono tantissimi, ma ovviamente hanno effetti diversi su diversi soggetti. Non è detto che assumendoli dovrete incorrere in problemi di questo tipo. Comunque, fra tutti i primi sono quelli che alterano i livelli ormonali nell’organismo.
Ecco i farmaci che hanno quest’effetto collaterale:
- pillola contraccettiva
- farmaci usati per il cambio di sesso
- lito assunto per l’ipotiroidismo
Maggiori informazioni le trovate qui.