La protagonista di questa storia toccante è Sara, un bambina di quasi dieci anni che ha avuto l’empatia di compiere un passo meraviglioso, ossia donare i capelli: “Mamma, ma io poi la posso conoscere la bambina che avrà i miei capelli?”. La bambina ha infatti deciso di dare un taglio ai suoi capelli da principessa, che non erano mai stati tagliato prima.
Il gesto di Sara è volto nei confronti di chi vive una condizione di disagio a causa della perdita dei capelli per la chemioterapia. Stando al racconto della madre, fornito a Il Messaggero, la scelta della bambina è stata del tutto autonoma e naturale, niente di artefatto, ben 35 cm intrecciati e tagliati via di netto. Ma come fare a donare i capelli per i malati oncologici? Ogni organizzazione per la donazione di capelli ha la sua missione e i suoi obiettivi. Ecco alcune domande che potresti porre sul processo di ciascuna organizzazione in modo da essere a tuo agio con la tua donazione: Qual è la fascia di età dei destinatari? Quali sono i requisiti medici per ricevere una parrucca? Le parrucche sono gratuite per i destinatari? Come sono prodotte le parrucche per ogni destinatario?
Cosa fare per donare i capelli per i malati oncologici
Lava e asciuga i capelli. Dopo aver lavato i capelli, non utilizzare prodotti per capelli, come lacca, gel o mousse. I capelli che vengono donati devono essere completamente asciutti prima di essere spediti, in modo che non ammuffiscano e diventino inutilizzabili. Necessario un righello, un elastico per fare la coda e un sacchetto di plastica richiudibile. Ovviamente esisto requisiti di lunghezza minima (per questo il righello). Ad esempio i capelli ricci devono essere distesi per ottenere una misurazione accurata. In generale, le organizzazioni chiedono che i capelli donati vengano raccolti in una coda di cavallo o in una treccia fissata saldamente con elastici a entrambe le estremità. Non sono ammessi capelli sciolti o presi dal pavimento dopo averli tagliati.
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