Niente simboleggia lo spirito della libertà americana più dell’onnipotente taglio di capelli mullet. L’acconciatura evoca istantaneamente immagini di balli sfrenati con alcuni Lynyrd Skynyrd, ma anche di spari pistoleri e guide folli in quattro ruote attraverso il deserto, e magari tutto ciò allo stesso tempo.
Il mullet ha anche avuto un ruolo nella scena punk degli anni ’70 e nella cultura lesbica negli anni ’80, un simbolo per eccellenza di ribellione ed espressione personale. Conosciuto per l’espressione ‘business up front, party in the back’ (‘affari davanti e feste dietro’), il mullet racchiude davvero la dualità dell’uomo. Lo stile è tornato in auge negli ultimi anni, con un sacco di celebrità e giovani londinesi e newyorkesi alla moda che entrano in azione.
Ma in molte comunità non è mai scomparso e c’è già un’intera nuova generazione di bambini piccoli che portano avanti la sua eredità. Sono in corso le votazioni per la divisione bambini degli annuali USA Mullet Championships, in corso dal 2020. La gara è stata ridotta a 25 concorrenti e le votazioni si stanno per chiudere. Inizialmente istituito dal negozio di abbigliamento maschile del Michigan Bridge Street Exchange come idea di marketing, da allora è diventato un evento nazionale. Il concorso si descrive come “l’autorità ufficiale di classificazione dei mullet della nazione USA” e “una potente piattaforma all’interno dello spazio dei mullet”.
Come far ricrescere il mullet senza il trauma dalle mezze misure