I capelli ingellatissimi di chiome effetto bagnato, saranno tra le tendenze autunno/inverno 2024 più in voga. Alcune, cristallizzate, quasi scolpite sulla testa che ricordano l’Eton Crop extra lucido di Josephine Baker, altre dal finish scompigliato, volutamente messy, come vogliono ormai le tendenze imperanti, o lavorate all’indietro.
Le caratteristiche
I capelli ingellatissimi hanno una resa chic sui carré lunghi, sui capelli lisci o su quelli con un leggero movimento naturale. Sconsigliato, invece, su onde e riccioli, che vanno lasciati morbidi. Bello anchel’effetto sulle code basse, purché il prodotto venga applicato sulla testa tralasciando le lunghezze. Inoltre, con un uso regolare consente di eliminare i residui e sconfiggere le irritazioni1 per un cuoio capelluto sano e pulito e capelli dall’aspetto sano.
A chi stanno bene
I capelli ingellatissimi con fissaggio flessibile sono da utilizzare per chi ha una capigliatura disordinata. Il gel a fissaggio medio, invece, è adatto a chi ha ai capelli indisciplinati o troppo secchi. Dipende da cosa si cerca, dal tipo di fissaggio preferito per i propri capelli. Sicuramente qualunque tipo di fissaggio si scelga, bisogna sempre comprare gel per capelli professionale, che presentino ingredienti non aggressivi e quindi di buona qualità. Esistono, anche gel che oltre a modellare i capelli, è possibile trovare gel con filtri UVA e UVB che proteggono i capelli dai raggi solari.
Come applicare
Per avere capelli ingellatissimi basta seguire poche e semplici regole: il gel va applicato sui capelli puliti, non direttamente in testa, va distribuito sulle mani per poi applicarlo sui capelli. Se invece si vogliono modellare e definire i capelli ricci o mossi, il gel va applicato su capelli umidi.
Sulle passerelle
I capelli ingellatissimi sono i protagonisti anche delle passerelle autunno/inverno 2024.
Da Valentino, in messy hair quasi incollati sul viso come da Rokh o Prabal Gurung, in capelli lavorati all’indietro, in un effetto quasi riflettente, come da Gucci, Giorgio Armani o Ermanno Scervino.