Philippe Walter e i colleghi dell’Université Pierre et Marie Curie di Parigi, in Francia, hanno individuato nanoparticelle d’oro all’interno dei capelli umani. Ma aspetta un attimo, continua a leggere. eposa quelle forbici, ora ti raccontiamo questa notizia davvero curiosa.
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A causa dei diversi aminoacidi presenti nei capelli umani, i ricercatori sono stati in grado di ridurre una soluzione di acido cloroaurico in oro. Le nanoparticelle d’oro si formano principalmente nell’area ricca di cheratina del fusto del capello e sono disposte secondo uno schema di vortici come un’impronta digitale. Gli scienziati stanno esplorando vari usi, che vanno dall’elettronica e dai sensori ai test diagnostici medici e ai trattamenti contro il cancro.
Anche il tuo ex vale oro
Le nanoparticelle d’oro sono già state utilizzate per la somministrazione di farmaci per il trattamento di alcune malattie e hanno il potenziale per essere utilizzate come microelettrodi nei capelli. Un’immagine mostra il cambiamento di colore all’interno dell’asta sotto luce bianca (A, F). Sotto la luce blu, è presente una fluorescenza rossa intensa (E) osservabile al posto della fluorescenza verde chiaro dei capelli senza trattamento (B). Segue la tintura dei capelli a diversi intervalli di tempo (CE). Lo sviluppo radiale della fluorescenza mostra una correlazione diretta con la formazione di nanoparticelle d’oro. Una versione integrale della ricerca pubblicata, Hair Fiber as a Nanorector in Controlled Synthesis of Fluorescent Gold Nanoparticles, è disponibile all’indirizzo www.acs.org.
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