L’emergenza sanitaria sta mettendo tutti quanti a dura prova, specialmente chi possiede un’attività e non ha entrate economiche. Le restrizioni del Governo hanno cambiato le nostre abitudini, costringendoci a un periodo d’isolamento. Qualcuno però fa ancora fatica a capirlo…
Parrucchieri ed estetiste a domicilio rischiano la denuncia
Sappiamo quanto sia importante prendersi cura di sé e la necessità che c’è dietro una ceretta, una tinta ai capelli, una manicure o un massaggio rilassante. Ma in questo periodo sarà meglio ricorrere alla proprie capacità piuttosto che rischiare chiamando un parrucchiere o un’estetista a domicilio.
Così, l’Associazione Acconciatori Biscegliesi ha deciso di pubblicare un comunicato in merito a tutti quei colleghi che stanno infrangendo le restrizioni: “Da più parti arrivano voci dell’intensificarsi di colleghi parrucchieri ed estetiste che in questo periodo continuano il lavoro a domicilio, il più dei casi persone prive di partita iva. Siamo dispiaciuti che questo avvenga, anche perché oltre ad essere un lavoro in nero, quindi perseguibile a norma di legge, non ci si ferma neanche davanti ad un decreto governativo di emergenza sanitaria mettendo a rischio la salute. La nostra professione, ancor più rispetto alle altre è a rischio con la possibile propagazione del virus. Lo stesso vale per chi chiama queste persone, sapendo che può essere perseguibile a norma di legge facendo entrare in casa gente estranea per motivi non necessariamente urgenti o di prima necessità.”
E poi conclude così: “Siamo pronti ad andare oltre e denunciare se questa situazione continuerà, soprattutto per tutelare la salute di tutti. Invitiamo le Forze dell’Ordine e chi di dovere a vigilare su questo fenomeno. Noi restiamo a casa nel rispetto delle regole confidando nel buon senso di tutti”.
Alla luce di quanto già detto, cerchiamo tutti di resistere ancora un pochino. Alla fine di questa brutta storia, finalmente, sapremo apprezzare ancora di più le piccole gioie del quotidiano, compresi i trattamenti estetici.