Secondo Byrdie, il Bisessuale Bob può essere definito come: “Tagliati tra il mento e le spalle, il taglio di capelli non è né lungo né corto, un riflesso accidentale del modo in cui le donne bisessuali non sono completamente etero o gay.”
Non è così schietto o incontaminato come il go-to bob e tende ad essere un po’ più mosso nello stile. Tuttavia, ci sono stati alcuni dibattiti sulla lunghezza che costituisce un Bob bisessuale. La pubblicazione Autostraddle osserva che “includere ‘lobs’ (long bob) nella definizione… è forse un passo troppo lontano, avvicinandosi pericolosamente a un territorio in cui qualsiasi taglio di capelli che non sia super corto o tradizionalmente lungo potrebbe essere definito un caschetto bisessuale .”
Prima di entrare nella storia del Bob bisessuale, facciamo prima la distinzione tra un bob e un Bob bisessuale.
Qual è la differenza tra un bob e il bisessuale Bob?
Non possiamo discutere del Bob bisessuale senza parlare del bob originale.
Lo stile è sinonimo dei ruggenti anni Venti, ma la sua origine risale al 1915. Fu reso popolare dalla ballerina di sala da ballo Irene Castle. Si era tagliata i capelli in quello che sarebbe diventato noto come il “Castle bob” per comodità. Il bisogno di Irene di capelli più corti ha ispirato un movimento negli anni ’20, creando diverse interpretazioni della prima forma del bob.
Come sottolinea la scrittrice e storica dell’arte Anne Louise Avery su Twitter, il caschetto era un taglio di capelli che concedeva alle donne grande libertà. Lei scrive:
“Nel 1927, la cantante lirica Mary Garden scrisse che ‘i capelli tagliati sono uno stato d’animo… Rappresentano la crescita, la prontezza, l’attualità… Considero liberarci dei nostri lunghi capelli una delle tante piccole catene che le donne hanno gettato da parte nel loro passaggio verso la libertà.’”
Caschetto: long bob o chin bob per ringiovanire il viso? Quale scegliere
