Amadeus e Sanremo 2024, ci siamo quasi: la settimana del Festival è ufficialmente iniziata. E, come di consueto, si parte dalla conferenza stampa che precede il via alla kermesse, dove oltre alle canzoni in gara sono attesissimi i look di cantanti, conduttori e anche ospiti. A proposito, come svelato dal presentatore, quest’anno non ci saranno presenze istituzionali né monologhi dei coconduttori.
“L’anno scorso abbiamo avuto l’onore del presidente della Repubblica, quest’anno non ci saranno presenze istituzionali e i coconduttori non faranno monologhi, piuttosto racconti personali. Avremo alcuni messaggi personali, come Giovanni Allevi, con la sua malattia da cui sta uscendo vincitore, un riferimento alle morti sul lavoro e uno sul musicista ucciso a Napoli Giorgio Cutolo. Verrà la mamma”, ha spiegato Amadeus alla conferenza di Sanremo 2024.
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Amadeus Sanremo 2024, i look “vietati”
Una certezza c’è ed è in fatto di look. Maria Sabato, storica stylist di Amadeus ha svelato alcune curiosità legate agli outfit del Festival di Sanremo al sito Fanpage. Da anni collabora con il conduttore e per la 74esima edizione non ci saranno cambiamenti: sfoggerà in totale 10 outfit tutti firmati da Gai Mattiolo.
“Amadeus è fedele a Mattiolo perché Gai Mattiolo ha creduto sempre in lui, anche nei momenti meno felici rispetto a questo attuale e degli ultimi anni – ha raccontato la stylist – Mattiolo lo ha supportato in tutti i suoi progetti, sia televisivi che di vita. Perciò nel momento in cui Amadeus ha avuto l’occasione di fare una cosa importante come Sanremo ha voluto mostrare la sua riconoscenza allo stilista continuando il rapporto di collaborazione”.
Una curiosità: ci sono dei colori vietati a Sanremo, svela sempre Maria Sabato, che nessuno può indossare sul palco. “Ci sono stati dei no e anche belli grossi. No al verde, non lo vuole mai (Amadeus, ndr) il viola è gradito evitare”. “Ma la rispetta tutto il palco”, ha aggiunto spiegando che coordina anche gli altri conduttori. E tra le direttive, appunto, quella di evitare per cortesia il verde perché è un colore che non è gradito. È quella dose di sana scaramanzia che è diventata un rito, un sorta di rituale che porta avanti, quasi come un cornetto portafortuna”.
