Guardando gli abiti rosa della primavera estate 2021 di Moschino, la sensazione è esattamente quella di essere caduti dentro a una fiaba. I pezzi della collezione, che celebrano l’alta moda mostrandone le cifre caratteristiche come in uno squisito esercizio di stile, ci fanno sentire come Alice che insegue il coniglio bianco in un mondo dove non esistono lockdown, non c’è la pandemia e il mondo è un giardino rigoglioso che fiorisce in una primavera perpetua.
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The show must go on
Proprio a causa della pandemia, la sfilata per presentare la collezione non si è mai tenuta. Così, Jeremy Scott, il trasgressivo direttore artistico della maison, ha pensato a qualcosa di completamente inedito: ricostruire lo show che aveva pensato di offrire in ogni minima parte, ma più in piccolo, e far sfilare, al posto delle modelle in carne e ossa, delle marionette.
Ogni capo, ogni tessuto e ogni dettaglio è stato riproporzionato per adattarsi alle dimensioni delle marionette senza sacrificare nulla dei look a grandezza naturale. La collezione omaggia l’alta moda imitandone l’artigianalità e riportando in primo piano le tecniche più elaborate di costruzione dei capi, di cui si ha come l’impressione di scrutare l’anima.
Ecco un vestitino da cocktail destrutturato come in un’esplosione, che rivela un altro vestito sotto di sé, oppure un abito in stile XVIII secolo che sembra tagliuzzato dalle forbici rosa di una bambina, oppure un bustier di tutte decorato da un ricamo al contrario.
Il messaggio di Moschino è chiarissimo: lo spettacolo deve continuare.